Oggi è la giornata del ricordo. Esattamente 20 anni fa , sull'autostrada A29 che dall'aereoporto di punta Raisi conduce a Palermo, venivano fatti saltare in aria ,con 5 quintali di tritolo,cinque persone: il magistrato Giovanni Falcone, la moglie che sedeva accanto a lui nella Croma bianca, Francesca Morvillo, e i tre agenti di scorta che li accompagnavano e sedevano nella prima Croma del corteo: Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro,Vito Schifani.
Falcone, così come Borsellino e gli altri uomini che hanno dato la vita in nome della giustizia, sono degli eroi. Ma loro non volevano essere degli eroi: volevano essere solo persone normali che combattevano la mafia e l'illegalità con coraggio e lucidità, per un futuro migliore.
A quell'epoca, io personalmente ero molto piccola, molti di noi neanche erano nati, ma la rabbia e l'indignazione rimangono forti in me e devono continuare a rimanere tali in tutti noi perchè sono il motore che ci deve spingere ,sempre più e continuamente, a cercare la Verità, per dare un senso a queste morti, senza lasciare spazio alla rassegnazione.
Per fare ciò è necessario che venga interrotto una volta per tutte il legame tra criminalità e pezzi deviati dello Stato, per lasciare spazio ad ideali di onestà , giustizia e legalità, che non devono però rimanere tali, ma devono camminare sulle gambe di uomini e cittadini onesti e coraggiosi, proprio come auspicavano Falcone e Borsellino, due grandi Uomini.
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